Proprio in questo periodo, avevo in mente di scrivere un post con news per la comunità italiana a Londra.
E due giorni fa a New York, a causa di un tumore, è morto uno degli artisti inglesi più innovativi degli ultimi 50 anni: David Bowie (1947 – 2016), detto il Duca Bianco, all’anagrafe David Robert Jones. Era sicuramente un personaggio particolare nel mondo della musica e in generale dell’arte. “Un essere in continuo cambiamento. Una sequenza infinita di maschere“, come è scritto nel bel ritratto di Bowie fatto da Carlo Massarini nel suo libro Dear Mister Fantasy. Foto-racconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile. 1969 – 1982, prefazione di Edmondo Berselli, postfazione di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, Rizzoli editore 2009.
D’altra parte, Bowie faceva parte di quel tipo di “creatività di rottura degli schemi” tipica della società britannica, e ancora oggi succedono cose interessanti in questa grande isola che sembra posizionata vicino all’Europa continentale soltanto per una casualità della Storia. I britannici, infatti, guardano cosa succede in Europa ma sono sempre molto attenti a fare business con tutto il resto del mondo. Vedremo se ci sarà la Brexit o meno. Nel frattempo, il campionato di calcio inglese è diventato uno dei più competitivi in Europa: oggi e domani si gioca la 21esima giornata, e in questa stagione c’è finora la sorpresa del Leicester – squadra attualmente seconda in classifica a due punti dall’Arsenal capolista – allenato da un italiano: Claudio Ranieri.
Di italiani nella London Greater Area ce ne sono parecchi ormai: circa mezzo milione.
Come scrive Chiara Cecilia Santamaria, scrittrice italiana residente a Londra, nel suo romanzo Da qualche parte nel mondo (Rizzoli 2015): ” La zona fra Tottenham Court Road e Soho è un concentrato delle mille vite che Londra porta dignitosamente con sé, come una regina con i suoi segreti “.
A partire da questo romanzo di formazione (centrato sulla vicenda umana e sentimentale di una giovane artista fra Roma e Londra), è stata organizzata anche una mostra svoltasi a Roma dal 26 al 30 novembre 2015 (che ho visitato), nella quale sono state esposte le opere di dodici artisti che hanno interpretato i contenuti del romanzo. Le opere sono in vendita e tutto il ricavo sarà devoluto a Medici Senza Frontiere. Ora, la mostra è arrivata anche a Londra: inaugurazione venerdì 15 gennaio 2016 alle 6.30 pm al Baglioni Hotel, 60 Hyde Park Gate SW7 5BB (verso Kensington), ingresso gratuito, apertura fino a martedì 19 gennaio 2016. Il progetto della mostra è ideato da Chiara Cecilia Santamaria con la curatela di Susanna Bianchini. Sito web di riferimento: BookArtProject.com.
In tema di arte, dal 20 al 24 gennaio al Business Design Centre in zona Islington si svolgerà l’edizione 2016 della London Art Fair: importante fiera dedicata all’arte moderna e contemporanea britannica. Interessante il fatto che quest’anno sia stata nominata guest curator della fiera una giovane curatrice fotografica italiana (residente a Londra): Federica Chiocchetti, che è anche fondatrice di The Photocaptionist, una piattaforma per remixare fotografia e fiction, immagini e parole. Inoltre, durante le giornate della fiera, sarà presente anche la gallerista anglo-italiana Francesca Fiumano, per contattarla: info@fiumanofineart.com. Una citazione anche per un particolare progetto che si svolgerà durante la fiera: Play Art Data Money, ossia un artwork collaborativo finalizzato a costruire una visione collettiva del futuro dell’economia dell’arte nel mondo. Per informazioni di carattere generale sulla fiera: qui.
Fra le interessanti realtà anglo-italiane nel campo della comunicazione creativa per le aziende, peraltro, si contano anche le società Machas (italiane le fondatrici: Valentina Guarneri e Rita Comi, sede a Londra), Appnova (sedi a Londra e a Roma, coordinata da Jamie Ettedgui, Aldo Gargano e Leonida Alfieri), mentre Making Pictures è interamente anglosassone e si occupa anch’essa di comunicazione visuale, soprattutto sul versante fotografico. Per i designers italiani (nei settori: fashion, industrial, interior, visual) in cerca di contatti e opportunità nel Regno Unito, c’è anche il portale IDA-ItalianDesignAgency.com, ideato da Francesco Santilli, Federico Baldelli e Dario Martelli.
Veniamo ora a notizie per chi cerca “cose italiane” nel Regno Unito: è da pochi giorni disponibile la app gratuita di The Italian Community (business directory fondata da Alessia Affinita, per scaricare la app: qui per iOS, qui per Android) per trovare prodotti, aziende, professionisti, servizi, offerte di lavoro ed eventi italiani a Londra e in generale nel Regno Unito.
Tra i progetti recentemente avviati per gli italiani all’estero, c’è Madre in Italy, fondato dall’autore di audiovisivi e viaggiatore Francesco Menghini, con l’obiettivo di supportare gli italiani in cerca di nuove opportunità all’estero (per il momento, il focus è su Germania e Gran Bretagna). Ed è in corso di pubblicazione il libro Domani me ne vado. Il manuale pratico dei documenti all’estero di Grazia Pracilio, edito da Madre in Italy, per informazioni: qui.
Un italo globale di lungo corso è Beppe Severgnini, il cui spettacolo teatrale a Londra, originariamente previsto per lunedì 22 febbraio 2016 al Lyric Theatre, è stato posticipato a data da definire per cause tecniche. Si tratta dello show dal vivo, in lingua italiana, La vita è un viaggio, tratto dai libri Italiani di domani (Rizzoli 2012) e La vita è un viaggio (Rizzoli 2014) di Severgnini. I biglietti già acquistati saranno validi per la nuova data. Per informazioni sul rimborso dei biglietti: qui. Per aggiornamenti sulla nuova data: sito di Italians of London.
Last but not least, c’è Pizza Rossa: la pizzeria-startup fondata a Londra da Corrado Accardi e Luca Magnani nel 2014. Ho assaggiato personalmente la pizza di Pizza Rossa e potete andare tranquilli (smile). Oltre a ciò, domenica 28 febbraio 2016 alle 2 pm nel locale di Pizza Rossa al 4-12 di Whittington Avenue EC3V 1AB London, si svolgerà un torneo di vintage games (anni Settanta e Ottanta) con partite di biliardino, ping pong e video games. Ci saranno due persone per ogni team, e in ogni team ci potranno essere coppie di amici, estranei, coniugi, fidanzati e altre tipologie di legame (smile). Ingresso: 10 sterline, comprensivo di pizza a volontà, soft drink, caffè e iscrizione al torneo. Il team che accumulerà più punti sarà dichiarato vincitore dei primo premio.
Naturalmente, in una metropoli come Londra c’è poi tanto altro da fare (smile).
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Per altre news recenti su Italiani a Londra e nel mondo, si possono consultare anche i seguenti posts su questo NòvaBlog:
– Altre news per gli Itali Globali di Londra
– Giovani Italiani che stanno lavorando bene nel Regno Unito
– Consigli per aspiranti italo-londinesi
– Fare impresa tra Italia e Gran Bretagna
– Startup italiane in Gran Bretagna: info utili
– Italians looking for jobs in London and in the UK: useful news
– L’Italia, vista dagli Italo Globali di Londra
– Incontrarsi nel mondo, in the Italian Way
– Il ritorno di Italo Globali a Londra
Per approfondimenti su questi temi, nel 2014 è stato pubblicato anche il libro Italo Globali. Viaggio nell’Italia che vive al ritmo del mondo, da me curato per Lupetti editore. Il percorso del libro può essere letto in questo post su questo NòvaBlog.