Made in Italy e start up italo-globali

Keep calm and startup
Tutto
quello che vuoi è dall'altra parte della paura
, dice Jack Canfield (1944), autore e speaker americano.

A volte è così, a volte no.

In questo post, ci concentreremo sulla visione ottimistica.

Senza dubbio, durante quest'anno c'è stato un aumento dell'attenzione mediatica verso il mondo delle start up in Italia.

I motivi sono vari: speranze riposte nelle startup per fare ripartire l'economia italiana, alcuni casi di successo mondiale (come ad esempio lo sbarco di Facebook in Borsa), una maggiore emersione dell'ecosistema delle startup italiane, aumento degli eventi e delle occasioni di incontro fra startuppers ed esperti di settore (finanziatori, advisors, istituzioni, ecc.), scoperta di mercati su cui lavorare.

Ma vanno risolti due problemi di fondo: lo sviluppo di una mentalità diffusa dell'auto-imprenditorialità e la creazione di un ambiente economico, culturale e sociale favorevole alle aziende digitali.

Il made in Italy può integrarsi bene con la dimensione globale di oggi soltanto se acquisisce una mentalità italo-globale, in cui si riescono ad unire alcune qualità tipicamente italiane e l'utilizzo delle tecnologie digitali. 

Nonostante il difficile momento storico del Paese, c'è ancora una Italia che ha voglia di fare ed esprime le proprie capacità in Italia e all'estero.

In tal senso, i casi made in Italy non mancano, soprattutto sul versante dei servizi utili progettati da ventenni e trentenni.

MyChicJungle aiuta a selezionare i prodotti e i contenuti sul web, dai prodotti eco-bio-green fino a quelli più fashion, con aquisto online. Il team dei soci è guidato da Jacopo Moschini e Fabiano Buongiovanni.

Tie Team è un gruppo di esperti di tecnologia specializzati nell'assistenza informatica a persone ed aziende. Tra i servizi: rimozione di virus e spyware, risoluzione di problemi software, installazione di periferiche, riparazione account di posta elettronica, backup dati. Fondatore: Fabio Magli.

Di strumenti per il web-working e per l'e-commerce si occupa invece Droplet, fondata da Wolfgang Cecchin.

Fondato da due donne (Elena e Graziella) è Pit Stop Advisor: sito-motore di ricerca dedicato a chi deve riparare o fare manutenzione alla propria automobile/motocicletta. E' da leggere la storia della nascita del portale.

Uno strumento per progettare, in modo semplice, apps utili a risolvere problemi quotidiani è Atooma, a cura di Gioia Pistola.

E uno dei maggiori problemi nelle città è il traffico. Underground Power si occupa di come ricavare energia dal traffico, utilizzando l'energia cinetica dei veicoli in movimento. Il progetto è a cura di Andrea Pirisi.

Energia che si esprime, per esempio, anche durante un atto sportivo. Spoome è una start up interamente dedicata al mondo dello sport. Il fondatore è Massimo Bilancia.

Chi è interessato a capire il modo in cui apprenderanno le future generazioni, può vedere Timbuktu: il magazine per iPad progettato per i bambini. Idea italiana (fondatrice: Elena Favilli), in corso di sviluppo a San Francisco (California – Usa).

Globale è anche The Blog TV, social media company nata in Italia e specializzata in contenuti prodotti tramite crowdsourcing, soprattutto nelle aree degli audiovisivi e delle communities tematiche. Fondatore: Bruno Pellegrini.

Focalizzata nel marketing sui media digitali è 77 Agency, nata a Londra nel 2003 ad opera di Marco Corsaro ed altre menti italiane e con sedi anche in Italia.

Rimanendo in tema di comunicazione interattiva, e virando verso lo user interface design e il graphic design, c'è anche lo studio Combustion Interactive, bilocato tra Italia e Gran Bretagna, grazie ai due soci fondatori: Alessandro Ghigo e Glen Keller.

In tema di digitale, la musica è stata uno dei primi settori culturali e produttivi a sperimentare gli effetti della rivoluzione tecnologica. E Move Your Music è un progetto, a cura di Massimiliano Lancia, che mira ad innovare nella distribuzione e nell'acquisto dei contenuti musicali digitali.

Centrato sullo shopping online, con particolare riferimento alla moda, al design e alle idee per l'arredamento della casa, è Style UP!, a cura di Matteo Margini.

Lovli è invece il talent store ideato da Tiziano Pazzini e Alberto Galimberti, cresciuti a pasta e design. Si tratta di un luogo online in cui vedere, ed anche acquistare, oggetti di design (soprattutto per la casa).

Dal design, passiamo ora alla pasta e in generale alla gastronomia, con AppEatIt: social food marketplace, ideato da Marco Clemenza, Damiano Congedo e Stefano Colella, con l'idea di mangiare fuori casa evitando l'attesa per un tavolo, grazie ad un sistema di pre-ordine del menu.

Più orientato ai servizi di marketing digitale per le aziende del settore food&wine è Food Confidential, fondato da Nerina Di Nunzio, con attenzione anche al mondo degli eventi gastronomici.

Per una triangolazione fra eventi, cuochi e clienti/degustatori, si può provare Gnammo, ideato da Gian Luca Ranno, con la struttura di una community per gli appassionati di cibo.

E Cucine d'Italia è il progetto ideato dalla Event Italian Style dell'imprenditrice Silvia Famà, con l'obiettivo di incrociare differenti settori del Made in Italy.

Naturalmente, questa lista non è esaustiva del panorama italiano delle start up, ma è comunque indicativa dell'esistenza di un mondo italiano sintonizzato sulla contemporaneità.

Una occasione per parlare di questi temi sarà l'assemblea pubblica del gruppo dei Giovani Imprenditori di Unindustria-Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo, in programma domani, martedì 27 novembre 2012, a Roma, all'Università degli Studi Roma 3, via della Vasca Navale, 109, Facoltà di Ingegneria, sala Conferenze, ore 16.30. L'incontro si intitola: Start Up in campo. Come creare l'habitat ideale per la nuova imprenditorialità. L'ingresso è libero. Tra i relatori: Nicola Zingaretti (presidente Provincia di Roma), Alessandro Fusacchia (consigliere per l'Innovazione del Ministro per lo Sviluppo Economico), Gaetano Pellicano (senior advisor presso Ambasciata degli Stati Uniti a Roma), Massimiliano Magrini (fondatore ed amministratore delegato Annapurna Ventures), Pier Luigi Celli (amministratore delegato e direttore generale Università Luiss di Roma). Coordina i lavori: Luca De Biase, giornalista Il Sole 24 Ore.

Scarica Programma convegno 'Start Up in campo. Come creare l'habitat ideale per la nuova imprenditorialità', Roma, 27 novembre 2012

Nel frattempo, potrebbe essere convertito in legge entro la fine della XVI legislatura il Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 ottobre 2012. Si tratta del Decreto Sviluppo bis: provvedimento legislativo che contiene anche le norme relative alle start up in Italia. Seppur perfettibile, è un primo passo avanti, a livello istituzionale, per favorire la creazione di un ambiente adeguato alle start up in Italia.

D'altra parte, che il Paese abbia bisogno di una maggiore digitalizzazione, è un dato di fatto. Si parlerà anche di questi temi nella presentazione del IX Rapporto sulle piccole imprese in Italia elaborato dall'Osservatorio di Unicredit sulle piccole imprese, in programma venerdì 30 novembre 2012 a Roma, ore 10, Palazzo della Cancelleria, via della Cancelleria, 1 (centro storico). Tra i relatori: Roberto Nicastro (direttore generale Unicredit), Stefano Parisi (presidente Confindustria Digitale), Stefano Firpo (responsabile segreteria tecnica Ministro dello Sviluppo Economico), Luigi Contu (direttore responsabile agenzia di news Ansa), Paola Bonomo (responsabile servizi online Vodafone Italia), Aldo Bonomi (sociologo e presidente del Consorzio AASTER). Modera: Sarah Varetto, direttrice Sky Tg24.

Per finire, una infografica sull'ecosistema delle startup hi-tech. [fonte: udemy.com, ottobre 2012]

Infographic on startup ecosystem - october 2012 by udemy.com